Notte (di AGC)

Notte

 

Notte, notte oscura, notte da solo,

stanza buia, solo con te, tormento

che non mi lasci finché m’addormento;

del tuo pensier con nulla mi consolo.

 

M’avvolgo in un cantuccio e teco volo,

ogni tua fibra alle mie fusa sento,

cent’anni con te vivo in un momento;

candida a te alba accanto al ciel convolo.

 

Ma repente atro folgor mi sovviene:

per fatal mio errar altri t’ha e t’ha avuta.

Oh tetri anni che in vani amor passai!

 

Dimon mi gittò dal turpe alle pene,

ma, se mai mortal sorte in ben si muta,

saper mi lica: tu mai m’amerai?

 

(AGC)

Alba del 20 Luglio 2015, Paros (di AGC)

Alba del 20 Luglio 2015, Paros

  

  

Non v’è uom fuor me ‘l mondo ad ammirare:

mi, ‘n par de gal un ciuc e du’ cicale,

su ‘sta collina al soffio del maestrale,

che appena carezza il sole che riappare.

 

Il cosmo s’alza per nessun destare;

mortal pochi svegli son per lor male,

ché niun più crede all’or del sol che sale

doversi di buon grado assieme alzare.

 

Chi non l’obbliga dover, a dormire

si reca or ora e spegnesi all’accendersi:

con morte ‘l torto mondo vita accoglie.

 

Ma Natura va, per l’uom più svilire,

in più perfetto armamento a contendersi

col bene tutto al mal che l’uom distoglie.

 

(AGC)