Pensieri di fine Estate, Poesia di Luisa Mocciaro

Pensieri di fine Estate

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Pensiero va

Piove sulla strada,

è notte tarda.

Siamo soli, noi e l’io,

mentre scivolano silenti le parole in musica

dolce fruscio di gocce sospinte da un vento

di fine estate.

E scendono lente

nell’illusione di fermare quel tempo

ch’ancora odora di mare e di sale.

L’ acqua, la vita dove tutto si muove,

dondolando e sognando d’essere abbracciati dagli attimi felici

e, sì,

spensierati da sembrar folli

di quell’ amore che brucia in un attimo.

ma è solo il film dei giorni andati,

ombre d’un futuro che sfibra il cuore e …

la cui fine è certa

e sconosciuta …

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(Luisa Mocciaro, Pensieri di fine Estate, 17 Settembre 2022)

Racconto di un gattino nero, inserito il 29 Novembre 2021 dalla Poetessa Luisa Mocciaro (che rinvia al Club dei Gatti neri)

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Fatte le presentazioni, vi racconto un po’ di me. Sono nato un freddo giorno di marzo del 2019 ,nel giardino della casa dove adesso vivo. Eravamo una numerosa cucciolata ed io ero l’ unico micio nero tra tutti i fratellini tigrati e uno dal pelo fulvo. La mia mamma biologica non mi curava ed io ero sempre solo, non vedevo ed ero molto piccolo e denutrito. È stato così che la mia mamma umana ,un giorno di pioggia ,mentre portava il cibo a tutta la mia famiglia mi ha visto per la prima volta . Era domenica e c’ era anche quello che sarebbe diventato il mio papà umano che, senza pensarci due volte ,insieme alla mamma, mi prese e dentro la tasca della sua felpa feci il viaggio fino a dentro casa. Avevo circa 15 giorni e con grande sorpresa dei miei e dello stesso veterinario ,mangiavo da solo e per non so quale miracolo, anche la carne . Il dottore era molto scettico a causa dei miei esigui180 grammi e le condizioni di salute non proprio incoraggianti ..Io però sono un combattente e fin da subito dimostrai alla vita stessa e al mio destino che la caparbietà e l’ amore dei miei nuovi genitori avrebbero vinto su tutto. Le cose andarono alla grande fino ai primi di settembre quando una mattina ,mamma e papà mi trovarono immobile e con la bocca aperta .Una corsa disperata alla più vicina clinica veterinaria e per un pelo, dopo avermi messo sotto ossigeno e accortisi che i miei piccoli polmoni erano pieni di liquido, me li svuotarono con una siringa e mi ripresi . Era oscura la ragione di questo sintomo, così indagarono. Ma non c’ era molto tempo..infatti il giorno dopo accadde di nuovo e dunque fui nuovamente svuotato da questo liquido siero emorragico. A quel punto fu chiaro a tutti i dottori che era il caso di effettuare un esame molto accurato con un particolare macchinario usato da veterinari con una qualifica specifica. Avevo bisogno dell’ ecocardio. Ciò che risultò da quell’ esame pose fine alla serenità e al clima festoso che fino a qualche giorno prima regnavano in casa . Fu una sentenza terribile : sono nato con una grave malformazione cardiaca ed entrambi i lati del mio cuoricino non funzionano bene e i miei ventricoli sono molto più spessi del normale . Non avevo chance ,così dissero a mamma e papà . Dissero loro di tornarcene a casa ,elaborare la notizie e tornare non appena fossero stati pronti per addormentarmi . Le 48 ore che seguirono furono per loro atroci e piene di dolore . Ma una decisione fu presa: non ci saremmo arresi. Avevano detto ai miei di somministrarmi,tanto per provare ,un diuretico e una pillola per il cuore ,non una cura perché per quello che ho solo un trapianto di cuore mi avrebbe potuto salvare, ma sappiamo bene ,che per noi pelosi ,cose così purtroppo non esistono.Bene,sono un combattente ,ve lo avevo detto! Sono passati due anni , si è vero ,sono sotto farmaci due volte al giorno e mi sottopongo a visite specialistiche continue ,ma SONO QUI E SONO VIVO PERCHÉ L’ AMORE FA ANDARE AVANTI!I miei genitori fanno tanti sacrifici perché curare un peloso purtroppo costa tanto. Dovrebbero dare la possibilità di farci inserire nello stato di famiglia affinché il diritto alla salute sia prerogativa di tutti e non solo degli umani. Arriveranno a tanta civiltà?Malgrado tutto sono un micetto vivacissimo che ama stare a scorazzare tutta la notte per casa e a guardare i salti e le piroette che faccio ,nessuno penserebbe che io sia malatino. Non posso mettere peso perché i diuretici non me lo consentono e anche perché con il cuoricino così il metabolismo è velocissimo ,ma vivo ed ogni giorno è un dono che sia io che i miei genitori ,affrontiamo intensamente ,godendo di ogni singolo istante insieme .Siamo uniti . Siamo una famiglia vera.Grazie ❤️

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Racconto di un gattino nero, inserito il 29 Novembre 2021 dalla Poetessa Luisa Mocciaro (che rinvia al Club dei Gatti neri)

C’era una volta my space, Poesia di Luisa Mocciaro

C’era una volta my space

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Il capostipite di tutti i social
e per molti anni
unico incontrastato luogo di ritrovo
di tutti gli internauti e per milioni di persone.
Poi, un giorno
foto, scritti e … anima spariti!
per un banalissimo cambio di server
12 anni di ricordi sono spariti, così, in un click che ha avuto l’effetto di una bomba.
Soltanto dopo è nato Facebook,
una copia molto sbiadita della mia “casa myspace”,
la cui veste grafica era palesemente la stessa.
Ho rifiutato per anni d’iscrivermi a questo surrogato così impersonale e chiassoso.
Pur avendolo parzialmente accettato come “capanna”,
non riesco ancora a donargli anima e passione.
My Space, sì, esiste di nuovo
ma recuperare i dati di accesso è impossibile
Non esistono più!
E potrebbe accadere di nuovo
per Facebook, per Instagram o Twitter…
cancellati per sempre.
Oggi è finita quella magia tipica di My Space
sol qualcuno, qui, dei “ragazzi” di allora,
lo sa bene e lo ricorda
con la stessa strozzante nostalgia
che … provo io.

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(Luisa Mocciaro, C’era una volta my space, 24 Agosto 2021)

Tra nuvole di fumo, Poesia di Luisa Mocciaro

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Tra nuvole di fumo

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Tra nuvole di fumo,

la luce di uno schermo distrattamente guardato,

senz’ audio

solo

per continuare,

camminando sui fluidi pensieri disappannati e no

dall’oscurità della notte,

vivo, quando molti dormono,

taluni viaggiano ad alte velocità,

su parole che diventano concretezza

in un lampo tra due universi fusi,

tra lucidi sogni, che mai

come in questi attimi,

sono realtà che dissipa

il disagio vissuto al di là dei confini

dettati dalla logica collettiva.

E mi districo tra ciò che è un adesso

di confort con le ore di un mondo che a breve

si sveglia

mentre io, seppur vigile,

rimango altrove.

È un vivere doppio,

uno, vero, sereno e libero,

l’altro, asfittico, noioso e drammatico.

Io qui non mi stanco,

scrutando arcobaleni

nei molteplici cieli notturni dipinti sul tetto,

sfuggendo alle regole

imposte da un credo che castra, perché è solo qui che esisto per davvero,

dove l’età, il tempo scandito perdono senso

per acquistarne un altro,

diverso,

distante,

consolante.

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(Luisa Mocciaro, Tra nuvole di fumo, )

Ombre, Poesia di Luisa Mocciaro

Aspettava … come sempre,

quella stanchezza che dona l’oblio.

Un’attesa vana, frequente ormai,

mentre gli occhi appena socchiusi,

i pensieri, fluttuanti in una danza di ombre,

di sagome senza volti che, nella penombra

di un’ imminente alba,

disegnavano, ieri, incompiute bozze

di domani improbabili,

dapprima bramati ed oggi temuti.

Danzano scure e coreografiche le ombre,

strappate ad un tempo che non ha né un ieri

né forse un domani

ma ineffabile

un presente,

senza età.


Luisa Mocciaro, Ombre, 30 Luglio 2021

Dolore, Poesia di Luisa Mocciaro

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Dolore

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stringo il tuo giubbotto

nell’illusione di strapparti

a una orribile realtà

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giorni preziosi

ingiustamente tolti

a te, a noi

.

perché

tale dolore

insopportabile?

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ho lottato

fino allo sfinimento,

più di quel che davvero so

 .

ora

sono stanca, amore mio,

provata

.

dimensione che uccide,

stretta in asfittici confini

io soffoco, e

attendo

.

(Luisa Mocciaro, Dolore, 24 Febbraio 2021)