Le Fatine del tempo (di Monica Lo Nigro)

“Sapete, ogni notte tra i diafani fasci lunari, gli spiriti degli uomini si librano e danzano

sulla base delle melodie notturne. E rincorrendosi tra piroette e balzi, talvolta vedi da loro

stessi nascere e materializzarsi le Fatine del tempo. Non lasciatevi però ingannare dalla loro

grazia e beltà poiché queste creature della notte in realtà sono tanto affascinanti quanto

infide. La loro esistenza è legata alla tua stessa esistenza e a quella di ogni singolo essere

umano. Si nutrono e dilettano del tempo che è andato …via, perduto! Che non è diventato

vissuto.

Il tempo, quello vero, non è che una dimensione interiore che si percepisce in relazione

all’alterità. Tuttavia, se non con-dividiamo le nostre esperienze intingendole pertanto nella

coppa delle emozioni, queste non ci apparterranno … non le ricorderemo e diverremo

schiavi di un tempo esterno, che farà nascere le fate e rappresenterà la loro fonte di

nutrimento.

Perché sapete, succede a tutti una volta l’anno, mentre dormiamo, proprio la notte del

nostro compleanno, che la bella regina delle fate del tempo si avvicina ai nostri letti e ci

ruba un bacio con il quale si porta via quella parte dei nostri giorni che, a quel punto, non

saremo mai più in grado di vivere. Anno dopo anno, parte della nostra essenza vitale viene

assorbita da quelle labbra turchine, che, trovando rifugio nelle tenebre, agiscono mosse

dalla passione per la stessa vita che ogni giorno buttiamo via. E così si muovono libere,

sfrenate!! L’unico modo per difendere il nostro tempo allora è viverlo, proteggerlo nel

nostro intimo sigillandolo con la chiave delle emozioni. A quel punto, più nessuno sarà in

grado di rubarcelo. Sarà nostro e ci completerà!

Al contrario, le esperienze rese aride dall’assenza di condivisione, quelle che costituiscono

così il tempo sprecato, semplicemente “passato”, proprio quelle quindi che la regina ci ruba

con quel bacio gelido, funereo, beh … sapete di cosa se ne serve una volta nel suo mondo?

Le dona alle sue suddite che le lavorano, le manipolano, creando rimpianti, false speranze e

persino falsi ricordi. Ogni volta che non muti il tuo tempo in vissuto, nasce una nuova fata

che aiuterà le sue sorelle nel manipolare i momenti che la regina ti ha portato via. E così, le

sentirai ridacchiare tutte insieme nelle tenebre, mentre si divertono a confonderti con i

fantasmi che tu stesso hai dato loro modo di creare.

Perciò, anche quando la giornata appena trascorsa può esserti sembrata storta, trova

sempre il modo di rendere “tuo” ogni momento. Cambia punti di vista, al costo di

riguardare quello stesso giorno “a testa in giù”! Vivi quindi tutti gli istanti che siano belli o

brutti … ma non farti mai portare via il tuo tempo da quel bacio!”

 

(Monica Lo Nigro)

 

Sognatori (di Monica Lo Nigro)

 

E voleremo su aeroplanini di carta,
sulle pagine di un atlante del mondo;
per fermaci laggiù sulla sabbia,
tra il calore, la musica e il vino
e con quelle bottiglie alzeremo le vele
per avventurarci tra le onde del mare,
fino a perderci lì,
nel blu più profondo,
tra Nettuno, i delfini e i relitti
di chi aveva intrapreso quel viaggio,
sognatori non ancora sconfitti
e con le sirene, i pesci e le perle
impareremo il linguaggio di chi
dalle correnti si lascia cullare,
e vive la vita tranquilla così
poi un bacio alla schiuma, le bolle e la brezza
perché con un balzo si torna lassù
e con la magia di chi guarda lontano
su un elefante ci ritroveremo,
leggero, di zucchero, potrà volare
e il suo cilindro ci riparerà,
perché è la luna che andremo a trovare;
piena, rotonda,
forse di miele? di frutta candita?
e che ci importa!
Siamo già pieni di gioia infinita.
Ora un inchino, la riverenza
e sua maestà ci porge un saluto
quello di un dio, che regna in silenzio
in quell’universo tra sogno e realtà.
Potremmo svegliarci, continuare a dormire
aprire gli occhi e un passo alla volta
scoprire che qui non è poi così male
e senza fermarci continuare ad andare,
seguire le orme di chi come noi
cresce e si scopre l’uno nell’altro
quindi che aspetti? prendi la mano
di quel sorriso vicino a te
e piano piano, così tutti insieme,
ci ritroveremo su un prato infinito
e rideremo, ci ubriacheremo
con fantasia e semplicità!
Bacco, per bacco! e riecco Morfeo!
Sarà dei sogni la nostra realtà

(Monica Lo Nigro)