Una lettera profondamente sentita, di Francesco Augello

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Una lettera profondamente sentita

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Cari ministri ed esperti fisici, accademici.

Forse voi vivete in un mondo parallelo, perché i consigli che dispensate riguardo il risparmio energetico sono accorgimenti che in ogni famiglia normale sono attuati da sempre.

Alcuni poi sono proprio sciocchi, si capisce che non avete mai usato una lavatrice e una lavastoviglie, perché è inutile fare un lavaggio ogni due giorni anziché ogni giorno, in una famiglia le lavatrici/lavastoviglie si fanno quando si ha

1. sufficiente bucato/stoviglie da inserire

2. tempo.

Alcune famiglie fanno anche 4 lavatrici di seguito tutte la domenica o il giorno di riposo perché durante la settimana non hanno tempo.

Il forno: si cerca di accenderlo per più preparazioni, ottimizzando l’energia.

Spegnere l’acqua della pasta per continuare la cottura senza fiamma è una bestemmia e il risparmio è risibile.

La doccia: non vado a tempo e mentre mi insapono ovviamente chiudo l’acqua!

Anziché un fisico nucleare, avreste potuto domandare ad una qualunque massaia.

Piuttosto, mi permetto un paio di suggerimenti a voi nostri amministratori, stipendiati da noi cittadini:

1. sostituite le luci pubbliche, alogene con consumi altissimi, con illuminazione led

2. controllate certi uffici della P.A. che d’inverno hanno il riscaldamento a 38° e le finestre aperte. Paghiamo noi!

3. evitate di pagare affitti stratosferici per locali da destinare a uffici della P.A. , in condomini con riscaldamento centralizzato! Utilizzate i tanti immobili di proprietà pubblica utilizzando fonti rinnovabili. Oltre ai pannelli solari esiste il geotermico ad esempio.

4. controllate i mille sprechi, le attrezzature acquistate e poi abbandonate in qualche sotterraneo, le perdite degli acquedotti etc.

5. controllate il materiale che magicamente sparisce (esempio dagli ospedali) e riappare nelle case di dipendenti della P.A., mentre in altri uffici gli impiegati si devono portare da casa la carta igienica e la carta per le fotocopie!

6. Auto blu? Che auto blu! Cari nostri “dipendenti” usate i mezzi pubblici, così come consigliate a noi sudditi!

Visto? Consigliare come risparmiare è semplice, non serve essere dei grandi accademici.

La pasta cotta a gas spento fatevela preparare al ristorante della Camera e Senato e a proposito, fate adeguare i prezzi ai costi reali, quelli che paghiamo noi persone comuni che , ricordo, paghiamo i vostri stipendi, i vostri assegni di fine mandato e le vostre ricche pensioni che maturano in un battibaleno, dopo 4 anni, sei mesi e un giorno dall’inizio della legislatura, mentre a noi servono 40 anni di lavoro!

Buon risparmio, cari esperti del risparmio altrui!

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(Francesco Augello, Una lettera profondamente sentita, 11 Settembre 2022)

Francesco Augello (Agrigento, 1973), poeta e saggista, aforista e docente di scienze umane, androgogista con un forte background nella divulgazione informatica e sistemistica che sapientemente lega, da sempre, al mondo della tutela dei minori e delle disabilità. Pedagogista a orientamento clinico-giuridico-tiflologico, interessato alle dinamiche socio-mediatiche, psico-sociali ed educative, in qualità di saggista collabora dal 2004 con diversi editori e riviste scientifiche a trattazione psico-pedagogica.
Nel 2017 ha ricevuto un encomio per i servizi resi nell’interesse dell’Assessorato per il Territorio e l’Ambiente della Regione Sicilia.

Il dono di Natale, Poesia di Francesco Augello


IL DONO DI NATALE

lentamente s’avverte toccar suolo
è una goccia di festa
l’invito a cessar affanni e tempesta
dimenticar malanni e inganni
d’altra parte è uno sbocciar di colori
luminarie e presepi
per di là un lento arrivar
di voci e suon di campane
l’adagiar lento di bianchi fiocchi
su mosaici ciottoli
e per quel fugar di verde muschio
come a tracciar solchi di presente
a un alternar confuso col trascorso
a quel che per ognuno ancor è
o è stato e così tra desideri e fato
di storie mai troppo lontane
tra lenti calpestii a intonar l’arrivo
di zampogne e tintinnii
a far da sfondo un vibrato gommato
s’odono lontano trilli d’un neonato
a rimarcar Natività altra e
l’incessante battito d’un cuore in festa
mentre d’una finestra
altra luce s’assomma
com’anche un ancor richiesta
un collettivo coro
a ricordar che è tempo di donare
sfumatura solenne
d’un non semplice regalare, perché…
questo è il Natale.

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(Francesco Augello)

Francesco Augello (Agrigento, 1973), poeta e saggista, aforista e docente di scienze umane, andragogista con un forte background nella divulgazione informatica e sistemistica che sapientemente lega, da sempre, al mondo della tutela dei minori e delle disabilità. Pedagogista a orientamento clinico-giuridico-tiflologico, interessato alle dinamiche socio-mediatiche, psico-sociali ed educative, in qualità di saggista collabora dal 2004 con diversi editori e riviste scientifiche a trattazione psico-pedagogica.
Nel 2017 ha ricevuto un encomio per i servizi resi nell’interesse dell’Assessorato per il Territorio e l’Ambiente della Regione Sicilia.

A te mamma, Poesia di Francesco Augello

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A te Mamma

Con una sola parola: Amore,

si apre alla vita questo meraviglioso rapporto,

e quel pronunciarla fino a non avere più fiato nel corpo.

Un sentimento che si sottrae ad ogni sterile paragone,

così protettiva, preziosa in ogni occasione,

lo è anche nel fronteggiare quella dolce o amara situazione.

Nel tuo sostantivo esigi l’articolo determinativo,

un evidenziare quella radice lontana, innata,

singolare, in te la voglia di amare;

mai a sottrarti a quel sì decisivo,

per quel legame affettivo;

sei figura ancestrale, non mancano in te

quelle sfumature di giornate amare,

ma sei sempre lì pronta a consolare,

e alla fine anche a perdonare.

Vai subito in fibrillazione che sia ansia o emozione,

non c’è giornata senza una tua chiamata

per quel sentire mammina adorata,

forse, nel tuo fare, un po’ esagerata,

ma è un ricordare che sei parte della vita,

senza di te, la mia sarebbe svilita,

fosse anche una parola amica, veloce,

è una dolce eco udire la tua voce,

Sempre lì a sostenere ogni decisione,

perché le mamme son fatte così

ovunque si trovino non hanno regioni,

confini o nazioni, sono sempre le stesse

a sud a nord o al centro, la porti sempre dentro,

è lei il tuo epicentro.

Mamma, scusa se è poco, ma mi hai partorito,

sei come una fede stretta al mio dito,

uno charm a cuore infinito;

con le tue preoccupazioni,

le mai bastevoli attenzioni,

sei sempre pronta nel fornirmi soluzioni.

A te Mamma che sai essere ironica,

alle volte malinconica, ma la tua figura,

è forte, iconica;

casalinga, in carriera o impiegata,

dai sempre tutto di te nella tua giornata.

come tutte le altre, tu Mamma, con abitudini

e una vita diversa, sempre lì dietro la finestra,

perché in quel vedermi andare o arrivare, è naturale desiderare, come l’innata arte di cullare,

prepararmi da mangiare,

non ti è bastato educarmi a camminare,

incoraggiarmi ai primi piccoli o grandi passi,

vedermi ricevere dalla vita i primi sassi,

sempre pronta ad un abbraccio, affinché tutto passi.

È proprio così!

Ogni Mamma, proprio come la mia, è una dolce poesia,

quell’odore che si attacca alla pelle e che non va più via.

Accade in ogni angolo del pianeta,

per sua natura, la Mamma è una grande atleta,

ovunque sia stato il suo abitare,

poco importa se primo o terzo mondo,

il suo cuore, da sempre, è smisuratamente profondo,

siamo sicuri che nessun papà c’è l’abbia a male,

lasciateci osare, perché in fondo, si sa,

la mamma è per tutti uguale.

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(Francesco Augello , Agrigento, 05/05/2020)

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Nota biografica dell’autore

“Francesco Augello, nato ad Agrigento nel 1973, androgogista con un forte background nella divulgazione informatica che sapientemente lega, da sempre, al mondo della tutela dei minori e delle disabilità. Esperto di pedagogia ad orientamento clinico-giuridico-tiflologico, interessato alle dinamiche socio-mediatiche, psico-sociali ed educative, in qualità di saggista collabora dal 2004 con diversi editori e riviste scientifiche.
Uno studioso eclettico, stimolato dalla curiosità di sapere, contro una società affetta da una costante manipolazione dell’informazione e dalla “post-verità”, educato alla creatività, capace di mettere a servizio le sue innumerevoli competenze/capacità e, cosa che lo contraddistingue, di trasmetterle con passione e professionalità.
Nel 2017 ha ricevuto un encomio per i “servizi resi nell’interesse dell’Assessorato per il Territorio e l’Ambiente della Regione Sicilia – per il “supporto dell’attività politico istituzionale connessa all’azione di comunicazione, volta alla promozione e valorizzazione dei parchi regionali, delle riserve delle aree marine protette e delle fattorie didattiche presenti nel territorio della regione siciliana, con particolare attenzione alla formazione di piani – progetti per la fruizione da parte di soggetti diversamente abili, con particolare riguardo ai soggetti ipovedenti”.

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Clicca sulla nota musicale per ascoltare l’audio dalla voce dell’autore

https://www.francescoaugello.it/poesie/AteMamma.mp3

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Il dono del silenzio, Poesia di Francesco Augello

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Il dono del silenzio

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Hai mai pensato al perché ti ho reso il dono del linguaggio?

Disse il silenzio al poeta nel suo lungo e letterale viaggio,

affinché tu possa condurre nel tempo più profondo,

dimenticato dall’umano mondo,

l’esperienza mai narrata,

quella parola in me mai penetrata,

per consentire all’umano genere

di esplorare quel dimenticato sentiero,

i sentimenti e il loro mistero,

di farne il pieno;

affinché la ricchezza di ogni parola

possa allontanarlo dalla mondana nefandezza,

dalla terrena tristezza.

Narra della vita, di ogni umana memoria

o avventura, lo so è dura!

Fai del linguaggio un alleato del silenzio e della natura

percorri ogni nobile sentiero,

ma non odiare quell’improvviso velo,

la mancanza di pensiero, la lacunosa attenzione,

il tuo pensare ad ogni situazione,

né di tradurre ogni parola in emozione,

è nel mio silenzio che troverai ogni spiegazione.

Usa il silenzio per ascoltare il faceto soffio del vento,

anche se dovesse sembrare forte,

come un lamento, cogline il mutamento,

come il tono del ruscello, il canto di un uccello,

lasciati attraversare dalla sabbia verbale,

perché in ogni granello è nascosto un pensiero da narrare

o un grande castello letterario,

sii impavido e temerario.

Fingi di poter scrivere dei grandi misteri,

perché in fin dei conti son tutti veri,

conduci in me in tuoi pensieri, ma lascia che

il suono della musica ti elevi alle passioni più serie,

liberandosi dalle miserie;

porta nel tuo linguaggio la nobile arte della pittura,

ti accompagnerà nella muta poesia della cultura,

nel tuo viaggio, non dimenticare il significato,

perché è da esso, anche nel mio silenzio,

che tutto è nato.

A te poeta, il dono di rendermi il narrato.

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(Francesco Augello, Il dono del silenzio, Agrigento 12 Aprile 2022)

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Nota biografica
Francesco Augello, (Agrigento 1973), poeta e saggista, docente di filosofia e scienze umane, andragogista con un forte background nella divulgazione informatica che sapientemente lega, da sempre, al mondo della tutela dei minori e delle disabilità. Esperto di pedagogia ad orientamento clinico-giuridico-tiflologico, interessato alle dinamiche socio-mediatiche, psico-sociali ed educative, in qualità di saggista collabora dal 2004 con diversi editori e riviste scientifiche. Uno studioso eclettico, stimolato dalla curiosità di sapere, contro una società affetta da una costante manipolazione dell’informazione e dalla “post-verità”, educato alla creatività, capace di mettere a servizio le sue innumerevoli competenze/capacità e, cosa che lo contraddistingue, di trasmetterle con passione e professionalità.
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Per ascoltare la Poesia recitata dallo stesso Autore:
https://www.francescoaugello.it/poesie/ildonodelsilenzio_poesia_F_AUGELLO.mp3

Conflitto, Poesia di Francesco Augello

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 Conflitto

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Son lagrime …

scivolano

in quell’autunno

di chi s’invola

lagrime che non cessano

come rogo

che grilla la coscienza

mentre si fa strada

la strizza

che attanaglia

come abbaglio

che guida …

lì dove piede

non ha mai mosso passo

mentre giunge

violento, vagante

altro fuoco

nel tentar offesa in chi

non distante

s’agita in un incedere arduo, pesante

ad aggiungere negli astanti

altra dannata

stilla d’umore.

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(Francesco Augello, Conflitto – Poesia inedita -,  Palermo, 21 marzo 2022)

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Poesia, recitata dall’Autore, Francesco Augello: https://www.francescoaugello.it/poesie/Conflitto_FrancescoAugello.mp3

Nota biografica

Francesco Augello, (Agrigento 1973), poeta e saggista, docente di filosofia e scienze umane, andragogista con un forte background nella divulgazione informatica che sapientemente lega, da sempre, al mondo della tutela dei minori e delle disabilità. Esperto di pedagogia ad orientamento clinico-giuridico-tiflologico, interessato alle dinamiche socio-mediatiche, psico-sociali ed educative, in qualità di saggista collabora dal 2004 con diversi editori e riviste scientifiche. Uno studioso eclettico, stimolato dalla curiosità di sapere, contro una società affetta da una costante manipolazione dell’informazione e dalla “post-verità”, educato alla creatività, capace di mettere a servizio le sue innumerevoli competenze/capacità e, cosa che lo contraddistingue, di trasmetterle con passione e professionalità.

Civiltà, Poesia di Francesco Augello

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Civiltà

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Fuggi bambina, fuggi bambino,

fuggi dall’uomo violento,

da colui che sa offrire solo

freddo e malcontento,

guerra e inferno,

lascia che la bestia in te evocata

si nutra d’amore,

che lasci la violenza

al passato tempo,

perché solo lì si possa leggere

l’umana tirannia,

la storia di chi ha barattato

l’amore con l’orrore,

seminando odio e bombe

dimenticando il valore di un fiore,

l’indifferenza per la scure,

la morte e le tombe.

Fuggi bambina, fuggi bambino,

d’ogni umana follia,

perché meriti d’esser testimone

di una civiltà più evoluta,

percorrere una sola via

e non dover più fuggire

da chi arma la mano dell’uomo,

non solo per pazzia,

ma per bieco interesse e codardia.

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(Francesco Augello, Civiltà, Palermo 26 Febbraio 2022)

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Nota biografica

Francesco Augello, docente di filosofia e scienze umane, poeta, nato ad Agrigento nel 1973, andragogista con un forte background nella divulgazione informatica che sapientemente lega, da sempre, al mondo della tutela dei minori e delle disabilità. Esperto di pedagogia ad orientamento clinico-giuridico-tiflologico, interessato alle dinamiche socio-mediatiche, psico-sociali ed educative, in qualità di saggista collabora dal 2004 con diversi editori e riviste scientifiche. Uno studioso eclettico, stimolato dalla curiosità di sapere, contro una società affetta da una costante manipolazione dell’informazione e dalla “post-verità”, educato alla creatività, capace di mettere a servizio le sue innumerevoli competenze/capacità e, cosa che lo contraddistingue, di trasmetterle con passione e professionalità.

Il primo giorno, Poesia di Francesco Augello

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Il primo giorno


È nell’aria il Nuovo Anno
per il vecchio, in tanti ricordano

ogni genere di affanno,
il patire un naturale inaspettato inganno,
eppure una sorpresa, anche quest’anno,
attende a lato di un presepe
di un albero adorno, eccolo il dono,
per tutti una anelata quiete,
a tavola, che sia la più povera, la meno imbandita,
s’attende un contorno, un calice colmo
il tinger d’affetto un ricordo
volger lo sguardo ai propri cari
avvolgere ogni dettaglio in un sogno
perché in fondo è un breve evento,
ad ognuno il proprio momento,
nell’attesa è un rintocco di campane,
alle spalle un già trascorso Natale,
nelle parole di tutti
è un ricorrente desiderar normale,
un ritrovar se stessi,
sperare che nel rosso colore
ci sia spazio non solo per un panettone
non solo uva, sakè, cotechino o zampone
ma placar quel tanto o poco dolore,
in ogni saluto, per tutti più amore,
nell’aria s’ode un vibrato, un rintocco…
è il Nuovo Anno, un pensiero a chi è andato,
a chi è poco o tanto Amato,
il benvenuto a chi,
con auspicio e speranza,
è appena arrivato, Buon Anno.
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(Francesco Augello, Il primo giorno, 2022)

versione corredata di video e della recitazione dell’Autore

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http://www.francescoaugello.it/poesie/ilprimogiorno.mp4

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Nota biografica dell’autore
Francesco Augello, (Agrigento 1973), poeta e saggista, docente di filosofia e scienze umane, andragogista con un forte background nella divulgazione informatica che sapientemente lega, da sempre, al mondo della tutela dei minori e delle disabilità. Esperto di pedagogia ad orientamento clinico-giuridico-tiflologico, interessato alle dinamiche socio-mediatiche, psico-sociali ed educative, in qualità di saggista collabora dal 2004 con diversi editori e riviste scientifiche.
Uno studioso eclettico, stimolato dalla curiosità di sapere, contro una società affetta da una costante manipolazione dell’informazione e dalla “post-verità”, educato alla creatività, capace di mettere a servizio le sue innumerevoli competenze/capacità e, cosa che lo contraddistingue, di trasmetterle con passione e professionalità.
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Music by: pixabay.com – Christmas Story 60s Version 01 Voce di Francesco Augello

È sempre Natale, Poesia di Francesco Augello

È Natale
per chi crede, al di là della fede
è Natale per chi non pone barriere,
al cuore nessuna frontiera,
è Natale per adulti, Babbi e piccini,
lo è pur se non cade la neve,
e allora è Natale,
per chi si avvicina ad un presepe
ne scruta la luce, i pastori,
una fredda capanna,
e la tanta quiete.
È Natale… per chi nel freddo di una città,
s’incanta ad osservar addobbi e festoni,
per chi in ricchezza o in povertà,
non fa paragoni.
È Natale per chi al freddo
cerca riparo dietro una siepe,
un albero adorno,
lo è per chi attende una tavola imbandita
una visita gradita, un gesto cortese,
cristiano, tenersi per mano,
ed è sempre Natale per chi vorrebbe ricevere,
ma in un sorriso può solo donare,
non importa…
È Natale, per sognare, perdonare,
ad uno e più abbracci lasciarsi andare,
un ricordare, al fissar la stella polare,
che è tempo d’Amare.
Buon Natale.


(Francesco Augello, È sempre Natale, 3 Novembre 2021)

Nota biografica dell’autore
Francesco Augello, Agrigento nel 1973, poeta, docente di filosofia e scienze umane, andragogista con un forte background nella divulgazione informatica che sapientemente lega, da sempre, al mondo della tutela dei minori e delle disabilità. Esperto di pedagogia ad orientamento clinico-giuridico-tiflologico, interessato alle dinamiche socio-mediatiche, psico-sociali ed educative, in qualità di saggista collabora dal 2004 con diversi editori e riviste scientifiche.
Uno studioso eclettico, stimolato dalla curiosità di sapere, contro una società affetta da una costante manipolazione dell’informazione e dalla “post-verità”, educato alla creatività, capace di mettere a servizio le sue innumerevoli competenze/capacità e, cosa che lo contraddistingue, di trasmetterle con passione e professionalità.

https://www.francescoaugello.it/poesie/esempreNatale.mp4

Ultimi passi, Poesia di Francesco Augello

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Ultimi passi

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Soffia… Soffia freddo, soffia da lontano,

c’è chi stringe o si tiene per mano,

un sibilo poi un altro,

sempre men che piano

e così, un altro ancora,

nell’accompagnar spoglie per l’ultima ora

ove si abbandona un’altra memoria,

un rintocco che si perde

tra la gente, nella mente

soffoca ogni commento, ogni parola,

tra strettoie che guidano dei misti passi

lì, stretti, mesti o lesti …

E vibrano le campane

al passaggio di quel fiore,

tra i tanti che affollano, gelide, le corone,

da una panchina diverta,

come vita dal suo tempo, dalla terra, strappata,

lo sguardo muto di un anziano

si riflette sulla sua amata,

vibra, si commuove,

dentro di sé un granello muore.

Tra strade sconnesse,

ciottoli e sassi,

muovono diradati, inquieti,

quegli ultimi sofferti passi.

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(Francesco Augello, Ultimi passi, 17.12.2020)

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Nota biografica

“Francesco Augello, poeta, nato ad Agrigento nel 1973, andragogista con un forte background nella divulgazione informatica che sapientemente lega, da sempre, al mondo della tutela dei minori e delle disabilità. Esperto di pedagogia ad orientamento clinicogiuridico-tiflologico, interessato alle dinamiche socio-mediatiche, psico-sociali ed educative, in qualità di saggista collabora dal 2004 con diversi editori e riviste scientifiche. Uno studioso eclettico, stimolato dalla curiosità di sapere, contro una società affetta da una costante manipolazione dell’informazione e dalla “post-verità”, educato alla creatività, capace di mettere a servizio le sue innumerevoli competenze/capacità e, cosa che lo contraddistingue, di trasmetterle con passione e professionalità”.

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Link audio alla poesia, clicca sul link per ascoltare la Poesia recitata dall’Autore
https://www.francescoaugello.it/poesie/Ultimipassi_di_F_Augello.mp3

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L’atteso ’21, Poesia e video di Francesco Augello

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L’atteso ’21

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Stiam per scoprire il nuovo anno,

lo scorso, ne siam sicuri,

è stato un inganno,

per molti un vero malanno,

un continuo affanno;

abbiamo a lungo atteso il 2021,

stanchi di non poter abbracciare nessuno,

afflitti dal quel bisestile,

per ciascun suo mese così ostile,

da ciò che al termine del 2020 ancora uccide.

Eppure abbiam resistito,

reagito, con dignità sopportato,

atteso una soluzione,

per le persone amate,

per quelle da poco nate

o per una e più vite andate,

ma senza negare la buona azione,

senza rinunciare alla tradizione,

prima dello scoccar della mezzanotte,

a quel cotechino, stinco o zampone.

Ed ecco che ci siamo quasi…

anche senza un veglione,

un capodanno con poche scintille,

con poche persone, vietate le riunioni

e ancora poche ore al quel meno tre,

meno due, meno uno,

a quel brindisi, in pochi,

per non dimenticare nessuno,

da chi vorrebbe stringere una mano

ma è ancor lontano,

a quanti si dicono ti amo

un solo Augurio per il nuovo anno:

non molliamo!

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(Francesco Augello, L’atteso 21, 30 Dicembre 2020)

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Nota biografica:

“Francesco Augello, poeta, nato ad Agrigento nel 1973, andragogista con un forte background nella divulgazione informatica che sapientemente lega, da sempre, al mondo della tutela dei minori e delle disabilità. Esperto di pedagogia ad orientamento clinicogiuridico-tiflologico, interessato alle dinamiche socio-mediatiche, psico-sociali ed educative, in qualità di saggista collabora dal 2004 con diversi editori e riviste scientifiche. Uno studioso eclettico, stimolato dalla curiosità di sapere, contro una società affetta da una costante manipolazione dell’informazione e dalla “post-verità”, educato alla creatività, capace di mettere a servizio le sue innumerevoli competenze/capacità e, cosa che lo contraddistingue, di trasmetterle con passione e professionalità.
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Link video alla poesia
https://www.francescoaugello.it/poesie/Latteso-21.mp4

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Link audio alla poesia
https://www.francescoaugello.it/poesie/Latteso21.mp3
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