Ultimi passi, Poesia di Francesco Augello

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Ultimi passi

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Soffia… Soffia freddo, soffia da lontano,

c’è chi stringe o si tiene per mano,

un sibilo poi un altro,

sempre men che piano

e così, un altro ancora,

nell’accompagnar spoglie per l’ultima ora

ove si abbandona un’altra memoria,

un rintocco che si perde

tra la gente, nella mente

soffoca ogni commento, ogni parola,

tra strettoie che guidano dei misti passi

lì, stretti, mesti o lesti …

E vibrano le campane

al passaggio di quel fiore,

tra i tanti che affollano, gelide, le corone,

da una panchina diverta,

come vita dal suo tempo, dalla terra, strappata,

lo sguardo muto di un anziano

si riflette sulla sua amata,

vibra, si commuove,

dentro di sé un granello muore.

Tra strade sconnesse,

ciottoli e sassi,

muovono diradati, inquieti,

quegli ultimi sofferti passi.

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(Francesco Augello, Ultimi passi, 17.12.2020)

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Nota biografica

“Francesco Augello, poeta, nato ad Agrigento nel 1973, andragogista con un forte background nella divulgazione informatica che sapientemente lega, da sempre, al mondo della tutela dei minori e delle disabilità. Esperto di pedagogia ad orientamento clinicogiuridico-tiflologico, interessato alle dinamiche socio-mediatiche, psico-sociali ed educative, in qualità di saggista collabora dal 2004 con diversi editori e riviste scientifiche. Uno studioso eclettico, stimolato dalla curiosità di sapere, contro una società affetta da una costante manipolazione dell’informazione e dalla “post-verità”, educato alla creatività, capace di mettere a servizio le sue innumerevoli competenze/capacità e, cosa che lo contraddistingue, di trasmetterle con passione e professionalità”.

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Link audio alla poesia, clicca sul link per ascoltare la Poesia recitata dall’Autore
https://www.francescoaugello.it/poesie/Ultimipassi_di_F_Augello.mp3

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L’atteso ’21, Poesia e video di Francesco Augello

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L’atteso ’21

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Stiam per scoprire il nuovo anno,

lo scorso, ne siam sicuri,

è stato un inganno,

per molti un vero malanno,

un continuo affanno;

abbiamo a lungo atteso il 2021,

stanchi di non poter abbracciare nessuno,

afflitti dal quel bisestile,

per ciascun suo mese così ostile,

da ciò che al termine del 2020 ancora uccide.

Eppure abbiam resistito,

reagito, con dignità sopportato,

atteso una soluzione,

per le persone amate,

per quelle da poco nate

o per una e più vite andate,

ma senza negare la buona azione,

senza rinunciare alla tradizione,

prima dello scoccar della mezzanotte,

a quel cotechino, stinco o zampone.

Ed ecco che ci siamo quasi…

anche senza un veglione,

un capodanno con poche scintille,

con poche persone, vietate le riunioni

e ancora poche ore al quel meno tre,

meno due, meno uno,

a quel brindisi, in pochi,

per non dimenticare nessuno,

da chi vorrebbe stringere una mano

ma è ancor lontano,

a quanti si dicono ti amo

un solo Augurio per il nuovo anno:

non molliamo!

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(Francesco Augello, L’atteso 21, 30 Dicembre 2020)

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Nota biografica:

“Francesco Augello, poeta, nato ad Agrigento nel 1973, andragogista con un forte background nella divulgazione informatica che sapientemente lega, da sempre, al mondo della tutela dei minori e delle disabilità. Esperto di pedagogia ad orientamento clinicogiuridico-tiflologico, interessato alle dinamiche socio-mediatiche, psico-sociali ed educative, in qualità di saggista collabora dal 2004 con diversi editori e riviste scientifiche. Uno studioso eclettico, stimolato dalla curiosità di sapere, contro una società affetta da una costante manipolazione dell’informazione e dalla “post-verità”, educato alla creatività, capace di mettere a servizio le sue innumerevoli competenze/capacità e, cosa che lo contraddistingue, di trasmetterle con passione e professionalità.
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Natale 2020, Poesia di Francesco Augello

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Natale 2020

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E venne il Natale,

fatto di venti e più eventi,

venne in un tempo senza eguali,

fu il tempo per riflettere,

per anelare un abbraccio,

per tacere, soffocare il piacere,

come camminare sulla neve,

ma senza deroghe, senza catene;

da più parti solo preghiere,

un albero adorno o un presepe

e la speranza di una ritrovata quiete,

senza nessun coprifuoco,

neppur per i piccoli, troppi,

la restrizione è mai stata un gioco,

per tutti un Natale rosso,

come il fuoco;

quasi un ritorno al non Cristiano,

a quel Sol invitto,

una festa non meno piena di doni

oggi è il volteggiar dei droni

a dividere dai propri cari,

un reinventato scambio di regali,

ma senza doni e strette di mano,

chi oltre lo stretto,

altri per rispetto, per affetto,

in molti rimangon lontani,

ma uniti, in questo Natale,

ad attendere, ad augurare

quel andrà meglio domani.

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(Francesco Augello, Natale 2020, Agrigento, 22.12.2020)

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 Nota biografica:

“Francesco Augello, nato ad Agrigento nel 1973, andragogista con un forte background nella divulgazione informatica che sapientemente lega, da sempre, al mondo della tutela dei minori e delle disabilità. Esperto di pedagogia ad orientamento clinico-giuridico-tiflologico, interessato alle dinamiche socio-mediatiche, psico-sociali ed educative, in qualità di saggista collabora dal 2004 con diversi editori e riviste scientifiche. Uno studioso eclettico, stimolato dalla curiosità di sapere, contro una società affetta da una costante manipolazione dell’informazione e dalla “post-verità”, educato alla creatività, capace di mettere a servizio le sue innumerevoli competenze/capacità e, cosa che lo contraddistingue, di trasmetterle con passione e professionalità”.
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Accade, Poesia di Francesco Augello

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Accade

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Accade, accade di perdersi,

esclamerai che il tempo è volato,

che qualcosa per strada è andato,

forse avrai pianto, amato,

nel silenzio, persino riso,

in un attimo sentirti sfiorare il paradiso,

avrai fatto poco o tanto;

fluttuerai nei tuoi perché …

perché non è mai stato un traguardo!

Forse avrai smesso di giocare,

in un lesto tempo, prima di andare …

ma capirai che sarà stato necessario,

per incontrare il tuo universo

o ciò che hai perso

e ancora una volta per perderti,

ma in fondo sarà stato un ritrovarti,

un ritrovare, andare e non più tornare,

come onde in alto mare,

un flusso intermittente, come corrente,

un ripensare alla vita, alla gente,

alla tua e all’altrui mente,

a chi non ti ha mai mentito,

ma alla fine è partito, sparito,

un ripensare ai tempi più o meno bui.

E così accade, accade ogni giorno,

di smarrirsi nel tempo del non ritorno,

di chi ama, ma non meno ne ha bisogno,

senza dimenticare di andare oltre,

perché la mente, accade sempre,

ama giocare a botte.

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(Francesco Augello, Accade, 12.12.2020)

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 Nota biografica:

 “Francesco Augello, nato ad Agrigento nel 1973, andragogista con un forte background nella divulgazione informatica che sapientemente lega, da sempre, al mondo della tutela dei minori e delle disabilità. Esperto di pedagogia ad orientamento clinicogiuridico-tiflologico, interessato alle dinamiche socio-mediatiche, psico-sociali ed educative, in qualità di saggista collabora dal 2004 con diversi editori e riviste scientifiche. Uno studioso eclettico, stimolato dalla curiosità di sapere, contro una società affetta da una costante manipolazione dell’informazione e dalla “post-verità”, educato alla creatività, capace di mettere a servizio le sue innumerevoli competenze/capacità e, cosa che lo contraddistingue, di trasmetterle con passione e professionalità.”

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Per scoltare la Poesia recitata dall’Autore clickare sul link:

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Il bivio, Poesia di Francesco Augello

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Il bivio

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Oh viaggiatore,

qual desiderio avrai di percorrere più di un cammino,

di abbracciare o allontanare il tuo destino, ma non arretrare, perché…

conoscerai la follia,

ma non saprai di ella dire se è paura o malattia,

vedrai occhi smarriti,

ma vestiti di tracotanza,

incapaci di seguire la luce, la sua alternanza,

conoscerai l’inganno,

camuffarsi dietro un finto affanno o un indotto malanno,

vedrai la cattiveria,

dipingersi sul volto di gente poco o tanto seria,

conoscerai l’ipocrisia,

 quant’anche non abbia mai percorso la tua via,

 vedrai Re e Regine senza trono,

dei propri errori incapaci di chiedere perdono,

conoscerai degli umani senza un credo,

 gli unici dotati di fede e a non farne mistero,

vedrai dei predatori morali ergersi come un Dio,

 ma pur sempre rimanere dannatamente “nani”,

della loro vita mai sovrani.

Vedrai e conoscerai….

ma non una sola parola dovrai tacere

né arrestare il tuo cammino…

perché di questo mondo

abitato da gente dall’umanesimo ambiguo,

dovrai percorrere ogni singolo bivio.

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( Francesco Augello, Il bivio, 06/11/2020)

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Nota biografica dell’autore

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Francesco Augello, nato ad Agrigento nel 1973, andragogista con un forte background nella divulgazione informatica che sapientemente lega, da sempre, al mondo della tutela dei minori e delle disabilità. Esperto di pedagogia ad 6orientamento clinico-giuridico-tiflologico, interessato alle dinamiche socio-mediatiche, psico-sociali ed educative, in qualità di saggista collabora dal 2004 con diversi editori e riviste scientifiche. Uno studioso eclettico, stimolato dalla curiosità di sapere, contro una società affetta da una costante manipolazione dell’informazione e dalla “post-verità”, educato alla creatività, capace di mettere a servizio le sue innumerevoli competenze/capacità e, cosa che lo contraddistingue, di trasmetterle con passione e professionalità.

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Autori inviolati, Poesia di Francesco Augello

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Autori inviolati
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Ho conosciuto dei veri scrittori,
perfetti, privi di difetti,
che mai hanno scritto un sol libro,
mantenendo delle loro parole
un sano, giusto equilibrio,
ricusando una biografia della loro vita,
inclini al rifiuto di quel versare
qualcosa in una polverosa reliquia.

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Scrittori che hanno negato…
come quel dissolvere il loro passato,
ciò che in loro era già nato,
preferendo una vita celata
ad una esistenza mal confezionata;
sono scrittori inconsapevoli,
esigenti, spesso intransigenti,
ma di un loro pubblico si vantano
di essere nullatenenti e ancor meno,
di aver compiuto una sola azione…
in direzione di una pubblicazione.

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Autori inviolati, ignoti alla stampa,
già condannati, talenti, ai più, mai nati;
le loro opere non conoscono alcuna fiera,
eppure rimangono abili scrittori,
d’altra frontiera, di penna severa,
ma pur sempre saggia e sincera,
preferiscono esser distanti
da quelle menti ignoranti o omologate,
da quelle recensioni abusate,
usurpate e mal pagate.

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Scrittori che anelano l’ombra,
più che chinarsi alla menzogna,
ancor meno tollerano alle loro spalle
il peccato di un libro, minare il loro equilibrio;
a quel pubblicare con difetto d’orgoglio,
preservano, così, casta la loro cultura,
come impenetrabile sogno o irripetibile avventura,
vivono di un’arte antica,
come quella cesellata sulla volta d’una chiesa,
ma senza giuria, senza pretesa.

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È un evitare una prostituzione culturale,
figlia di una apprezzata stupidità dei molti,
con la certezza dei mille volti,
per una cultura dai pochi risvolti;
provo rispetto per il loro anonimato,
io che di scrittore ho poco o nulla,
ma ho tentato, realizzando il mio peccato,
perché del libro rimango, in eterno, affezionato.

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Ma non disdegno per taluni miei scritti
rimanere un milite di penna ignota,
di versi mai vergati, congelati, preferire ai manoscritti,
gli orali elogiati, sempre apprezzati
e non lasciare che la mia grafia
tracci solco alcuno, per non esser considerato,
di terreno pensiero, inopportuno,
ma rimanere comunque un umile Autore
di quel mio essere un eterno, disinvolto, oratore,
della vita, pur sempre, un saggio lettore.



(Francesco Augello, 09.06.2020)

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Nota biografica:

Francesco Augello, nato ad Agrigento nel 1973, andragogista con un forte background nella divulgazione informatica che sapientemente lega, da sempre, al mondo della tutela dei minori e delle disabilità. Esperto di pedagogia ad orientamento clinicogiuridico-tiflologico, interessato alle dinamiche socio-mediatiche, psico-sociali ed educative, in qualità di saggista collabora dal 2004 con diversi editori e riviste scientifiche. Uno studioso eclettico, stimolato dalla curiosità di sapere, contro una società affetta da una costante manipolazione dell’informazione e dalla “post-verità”, educato alla creatività, capace di mettere a servizio le sue innumerevoli competenze/capacità e, cosa che lo contraddistingue, di trasmetterle con passione e professionalità.

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Come danza, Poesia di Francesco Augello

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Come danza

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C’è un soffio in ogni essere

portatore di benessere

è una polvere sottile

ma resistente come colla di vinile

C’è un soffio che resiste

nell’anima più profonda

motore di ogni sentimento,

dal faceto al non udito lamento

Un soffio che è vita, speranza,

è come una danza,

frutto di una segreta poesia

che attraversa ogni continente,

da occidente ad oriente,

un soffio oltre corrente, oltre la mente.

C’è un soffio per ogni individuo,

naturale formula in colui che è Vivo

in colui che impara a volare,

ad Amare…

un soffio che si fa strada

che lentamente avanza…danza,

da sempre oltre ogni corpo,

oltre ogni legge o sostanza.

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(Francesco Augello, 09.10.2020)

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Nota biografica
“Francesco Augello, nato ad Agrigento nel 1973, andragogista con un forte background nella divulgazione informatica che sapientemente lega, da sempre, al mondo della tutela dei minori e delle disabilità. Esperto di pedagogia ad orientamento clinicogiuridico-tiflologico, interessato alle dinamiche socio-mediatiche, psico-sociali ed educative, in qualità di saggista collabora dal 2004 con diversi editori e riviste scientifiche. Uno studioso eclettico, stimolato dalla curiosità di sapere, contro una società affetta da una costante manipolazione dell’informazione e dalla “post-verità”, educato alla creatività, capace di mettere a servizio le sue innumerevoli competenze/capacità e, cosa che lo contraddistingue, di trasmetterle con passione e professionalità

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Il prezzo del cambiamento, Poesia di Francesco Augello

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Il prezzo del cambiamento

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Per quanto si possa cambiare

chi ha reso del male

dovrà sempre pagare

e non sarà mai un semplice donare,

farsi dimenticare o odiare;

anche in amore può accadere

di aver reso del male in luogo del bene,

di aver inflitto alla lunga delle pene

o l’aver costruito delle catene,

accade anche alle coppie più serie,

garbate, da tempo o da poco nate,

a quelle perbene,

che antepongono all’amore ogni ricchezza o avere,

relazioni sempre più severe, confuse e deluse,

mai a dichiararsi delle scuse,

pronti a confondere le reciproche accuse,

a scombuiare gli effetti con le cause,

come nella legge dell’ottanta venti

l’unica che giustifichi i cambiamenti,

gli apparenti insensati eventi,

dietro i quali solo dolore;

sempre più distante la carezza,

mai a riflettere con oculatezza

su come società e famiglia

siano mutate con mestizia,

perde anche chi dimostra destrezza,

chi si rivolge alla giustizia,

chi intenta a suo credito un’azione,

perché dietro ogni trasformazione

si nasconde sempre un nuovo evento,

ma attenti: tristi o contenti,

si esce solo perdenti,

anche l’inganno sa vestirsi di bel tempo,

dietro l’angolo l’inquieto, il malcontento,

è solo il prezzo del cambiamento.

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(Francesco Augello, 11.07.2020, La Poesia già pubblicata il 29 Settembre 2020 ne Il Blog nuovaraccoltadipoesieperautore2 in altervista org)

L’invisibile, Poesia di Francesco Augello

L’invisibile

La presunzione di quel “tutto posso”, dalle nucleari centrali

al vitro esperimento, origine di un fallace mutamento,

ha reso l’uomo malato, una mente infetta, accecato di vendetta,

atto all’estremo gesto di tagliarsi le vene, quando

abbagliato dal verbo avere, immune, a suo parere,

all’invisibile supplizio delle pene, all’incorporea natura,

indocile, se minacciata oltre misura.

L’onnipotenza capricciosa ha risvegliato l’invisibile percepire,

il celato alla vista, conosciuto solamente a quel ripiego di “è stata una svista”.

Una qualità influente, che equivale al niente;

abile mente nel tacere, proprio come la traiettoria di un’onda,

ma che riflette, carica di menzogna, quel correre di fretta,

azzardo di una non casuale, ma fatale scelta.

Nel gioco dell’esistenza di una non voluta “coincidenza”,

a cui lo scudo umano non sa porre freno, nessuna resistenza,

è l’invisibile che sfugge al piacere e al sommo bene a cui l’uomo,

 in ogni cosa presta fede, nel suo trattenere, con fine d’incanto,

ogni immorale virtù.

 Inetto nel resistere al dolore dei più, agli umani affanni,

ai falli di un danno, è pessimo ritratto di un essere, quant’anche dotto,

addentro turpe e corrotto, e che l’invisibile, giusto e inviolabile,

castiga con ciclica rabbia perché, infondo, sa che non sbaglia!

(Francesco Augello, 12/04/2020)

Nota biografica

 “Francesco Augello, nato ad Agrigento nel 1973, andragogista con un forte background nella divulgazione informatica che sapientemente lega, da sempre, al mondo della tutela dei minori e delle disabilità. Esperto di pedagogia ad orientamento clinico-giuridico-tiflologico, interessato alle dinamiche socio-mediatiche, psico-sociali ed educative, in qualità di saggista collabora dal 2004 con diversi editori e riviste scientifiche. Uno studioso eclettico, stimolato dalla curiosità di sapere, contro una società affetta da una costante manipolazione dell’informazione e dalla “post-verità”, educato alla creatività, capace di mettere a servizio le sue innumerevoli competenze/capacità e, cosa che lo contraddistingue, di trasmetterle con passione e professionalità.

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Come un soffio, Poesia di Francesco Augello

Come un soffio

In un soffio si perse quell’alito di vento, mi prese per mano

trascinandomi nell’annuncio di un mutamento, un vuoto,

un triste evento, riempito per rispondere alle forze della natura,

perfetta nel suo moto, ma assai dura.

Non era la calda aria risalita dai monti, ma il disceso vento gelido dei ricordi,

che soffiava sui visi slavati, ma profumati come fiore d’osmanto,

adesso, sommessi asciugavano il loro pianto.

In un soffio lo sconvolgimento, tutto si mosse, ma non scombinò il mio tempo,

inamovibile, come le fisse frasi delle pagine di un libro,

piegate solo dal fiato vibrato di chi cerca un ritorno all’equilibrio.

In quel soffio, se p ur indispensabile alla vita, alla mia presenza,

tante le bocche rimaste come cucite, accompagnate da tremore alle dita,

per quel “respiro a fatica”, poco dopo,

seguito da un toccato “che Dio ti benedica”.

In un soffio una vita che spira, l’eterno abbandono alla legge divina,

a quel refolo, osservatore di lacrime amare di chi, da tempo,

non ricordava il significato d’amare.

Mi diressi verso il mare, verso nuove gocciole da colonizzare,

io, minaccioso parassita, causa e testimone di ferite, di vite recise,

in cerca di nuove colonie da abitare, un programmare il tempo per riposare,

velando con inganno, a quell’umano affanno,

un instillato trionfo e la minaccia di un mio ritorno.

(Francesco Augello)

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Nota biografica

“Francesco Augello, nato ad Agrigento nel 1973, andragogista con un forte background nella divulgazione informatica che sapientemente lega, da sempre, al mondo della tutela dei minori e delle disabilità. Esperto di pedagogia ad orientamento clinico-giuridico-tiflologico, interessato alle dinamiche socio-mediatiche, psico-sociali ed educative, in qualità di saggista collabora dal 2004 con diversi editori e riviste scientifiche. Uno studioso eclettico, stimolato dalla curiosità di sapere, contro una società affetta da una costante manipolazione dell’informazione e dalla “post-verità”, educato alla creatività, capace di mettere a servizio le sue innumerevoli competenze/capacità e, cosa che lo contraddistingue, di trasmetterle con passione e professionalità”.

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http://www.poetipoesia.com/?audiolibro=francesco-augello

Come un soffio, Poesia già pubblicata in “RACCOLTA DI POESIE PER AUTORE – altervista org -“
e qui su “nuovaraccoltadipoesieperautore2” riproposta, grazie all’Autore, FRANCESCO AUGELLO, perché la si possa non solo riascoltare, ma – si potrebbe dire – riviverla attraverso lo scorrere di immagini provenienti dall’intimo dell’Autore stesso.
La Poesia, così come qui ci appare, è pubblicata pure
in “Poeti e Poesie” su youtube

E rivolgendomi a tutti gli Autori di “Raccolta di Poesie per Autore” e di “nuovaraccoltadipoesieperautore2” direi che il Poeta Francesco Augello, con questo suo riproporsi, prima, audio ed ora anche audio-video, lanci una bella idea a tutti gli altri Autori.
A me, tutti voi che mi leggete lo sapete, interessa che le Poesie di tutti gli Autori volino come eterne farfalle per le vie della rete, per raggiungere più “ascoltatori” possibili!
Grazie, Francesco, per le tue belle Poesie e “per come le accarezzi“. i.l.

https://www.francescoaugello.it/poesie/comeunsoffio.mp3