Autori inviolati, Poesia di Francesco Augello

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Autori inviolati
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Ho conosciuto dei veri scrittori,
perfetti, privi di difetti,
che mai hanno scritto un sol libro,
mantenendo delle loro parole
un sano, giusto equilibrio,
ricusando una biografia della loro vita,
inclini al rifiuto di quel versare
qualcosa in una polverosa reliquia.

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Scrittori che hanno negato…
come quel dissolvere il loro passato,
ciò che in loro era già nato,
preferendo una vita celata
ad una esistenza mal confezionata;
sono scrittori inconsapevoli,
esigenti, spesso intransigenti,
ma di un loro pubblico si vantano
di essere nullatenenti e ancor meno,
di aver compiuto una sola azione…
in direzione di una pubblicazione.

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Autori inviolati, ignoti alla stampa,
già condannati, talenti, ai più, mai nati;
le loro opere non conoscono alcuna fiera,
eppure rimangono abili scrittori,
d’altra frontiera, di penna severa,
ma pur sempre saggia e sincera,
preferiscono esser distanti
da quelle menti ignoranti o omologate,
da quelle recensioni abusate,
usurpate e mal pagate.

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Scrittori che anelano l’ombra,
più che chinarsi alla menzogna,
ancor meno tollerano alle loro spalle
il peccato di un libro, minare il loro equilibrio;
a quel pubblicare con difetto d’orgoglio,
preservano, così, casta la loro cultura,
come impenetrabile sogno o irripetibile avventura,
vivono di un’arte antica,
come quella cesellata sulla volta d’una chiesa,
ma senza giuria, senza pretesa.

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È un evitare una prostituzione culturale,
figlia di una apprezzata stupidità dei molti,
con la certezza dei mille volti,
per una cultura dai pochi risvolti;
provo rispetto per il loro anonimato,
io che di scrittore ho poco o nulla,
ma ho tentato, realizzando il mio peccato,
perché del libro rimango, in eterno, affezionato.

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Ma non disdegno per taluni miei scritti
rimanere un milite di penna ignota,
di versi mai vergati, congelati, preferire ai manoscritti,
gli orali elogiati, sempre apprezzati
e non lasciare che la mia grafia
tracci solco alcuno, per non esser considerato,
di terreno pensiero, inopportuno,
ma rimanere comunque un umile Autore
di quel mio essere un eterno, disinvolto, oratore,
della vita, pur sempre, un saggio lettore.



(Francesco Augello, 09.06.2020)

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Nota biografica:

Francesco Augello, nato ad Agrigento nel 1973, andragogista con un forte background nella divulgazione informatica che sapientemente lega, da sempre, al mondo della tutela dei minori e delle disabilità. Esperto di pedagogia ad orientamento clinicogiuridico-tiflologico, interessato alle dinamiche socio-mediatiche, psico-sociali ed educative, in qualità di saggista collabora dal 2004 con diversi editori e riviste scientifiche. Uno studioso eclettico, stimolato dalla curiosità di sapere, contro una società affetta da una costante manipolazione dell’informazione e dalla “post-verità”, educato alla creatività, capace di mettere a servizio le sue innumerevoli competenze/capacità e, cosa che lo contraddistingue, di trasmetterle con passione e professionalità.

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Link audio alla poesia, clicca sul link per ascoltare:
https://www.francescoaugello.it/poesie/autoriinviolati.mp3

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Base musicale: arthur-vyncke-until-we-meet-again
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