A te Mamma, Poesia di Francesco Augello
A te Mamma
Con una sola parola: Amore,
si apre alla vita questo meraviglioso rapporto,
e quel pronunciarla fino a non avere più fiato nel corpo.
Un sentimento che si sottrae ad ogni sterile paragone,
così protettiva, preziosa in ogni occasione,
lo è anche nel fronteggiare quella dolce o amara situazione.
Nel tuo sostantivo esigi l’articolo determinativo,
un evidenziare quella radice lontana, innata,
singolare, in te la voglia di amare;
mai a sottrarti a quel sì decisivo,
per quel legame affettivo;
sei figura ancestrale, non mancano in te
quelle sfumature di giornate amare,
ma sei sempre lì pronta a consolare,
e alla fine anche a perdonare.
Vai subito in fibrillazione che sia ansia o emozione,
non c’è giornata senza una tua chiamata
per quel sentire mammina adorata,
forse, nel tuo fare, un po’ esagerata,
ma è un ricordare che sei parte della vita,
senza di te, la mia sarebbe svilita,
fosse anche una parola amica, veloce,
è una dolce eco udire la tua voce,
Sempre lì a sostenere ogni decisione,
perché le mamme son fatte così
ovunque si trovino non hanno regioni,
confini o nazioni, sono sempre le stesse
a sud a nord o al centro, la porti sempre dentro,
è lei il tuo epicentro.
Mamma, scusa se è poco, ma mi hai partorito,
sei come una fede stretta al mio dito,
uno charm a cuore infinito;
con le tue preoccupazioni,
le mai bastevoli attenzioni,
sei sempre pronta nel fornirmi soluzioni.
A te Mamma che sai essere ironica,
alle volte malinconica, ma la tua figura,
è forte, iconica;
casalinga, in carriera o impiegata,
dai sempre tutto di te nella tua giornata.
come tutte le altre, tu Mamma, con abitudini
e una vita diversa, sempre lì dietro la finestra,
perché in quel vedermi andare o arrivare, è naturale desiderare, come l’innata arte di cullare,
prepararmi da mangiare,
non ti è bastato educarmi a camminare,
incoraggiarmi ai primi piccoli o grandi passi,
vedermi ricevere dalla vita i primi sassi,
sempre pronta ad un abbraccio, affinché tutto passi.
È proprio così!
Ogni Mamma, proprio come la mia, è una dolce poesia,
quell’odore che si attacca alla pelle e che non va più via.
Accade in ogni angolo del pianeta,
per sua natura, la Mamma è una grande atleta,
ovunque sia stato il suo abitare,
poco importa se primo o terzo mondo,
il suo cuore, da sempre, è smisuratamente profondo,
siamo sicuri che nessun papà c’è l’abbia a male,
lasciateci osare, perché in fondo, si sa,
la mamma è per tutti uguale.
(Francesco Augello , Agrigento, 05/05/2020)
Nota biografica dell’autore
“Francesco Augello, nato ad Agrigento nel 1973, androgogista con un forte background nella divulgazione informatica che sapientemente lega, da sempre, al mondo della tutela dei minori e delle disabilità. Esperto di pedagogia ad orientamento clinico-giuridico-tiflologico, interessato alle dinamiche socio-mediatiche, psico-sociali ed educative, in qualità di saggista collabora dal 2004 con diversi editori e riviste scientifiche.
Uno studioso eclettico, stimolato dalla curiosità di sapere, contro una società affetta da una costante manipolazione dell’informazione e dalla “post-verità”, educato alla creatività, capace di mettere a servizio le sue innumerevoli competenze/capacità e, cosa che lo contraddistingue, di trasmetterle con passione e professionalità.
Nel 2017 ha ricevuto un encomio per i “servizi resi nell’interesse dell’Assessorato per il Territorio e l’Ambiente della Regione Sicilia – per il “supporto dell’attività politico istituzionale connessa all’azione di comunicazione, volta alla promozione e valorizzazione dei parchi regionali, delle riserve delle aree marine protette e delle fattorie didattiche presenti nel territorio della regione siciliana, con particolare attenzione alla formazione di piani – progetti per la fruizione da parte di soggetti diversamente abili, con particolare riguardo ai soggetti ipovedenti”.
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