A mia madre, Poesia di Barbara Miranda

A mia madre

Le tue trame d’amore nascosto

Tu sapevi tutto seppure inconsapevole

E sapevi amare come di donna atavica, silenziosa e stoica

Come le donne di “Taliban” del poeta Masala.

Mi sono mancati i tuoi abbracci, a volte,

La nostra infinita “Sinfonia d’autunno” bergmaniana

Sparata nel nulla come un pugno nel cielo.

Io la miccia che tu ingoiavi intera

E mi bruciavi tutta con la tua saggezza.

“Che madri avete avuto?”, Chiedeva Pasolini.

La mia è stata questa bellissima ragazza

Di nome Enza.

(Barbara Miranda, 09 dicembre 2012)