In una notte di un solitario venerdì, Poesia di Sabrina Scozzari

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E ballerò da sola, con un bel vestito rosso in una notte buia … sarò io a farmi vedere se vorrò.
Mi farà compagnia la brezza estiva in una notte di un solitario venerdì.
Penserò a te, ma mi vedrai solo se lo vorrò io.
Cammino sempre sola, ma la notte ormai non mi fa più paura …
vorrei farti vedere quel burrone dove mi hai spinta.
Ma sai? Non mi sono ferita più di tanto.

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(Sabrina Scozzari)

6 anni addietro!

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6 anni addietro, il 7 Maggio 2016, ci lasciavi!
Da tempo, non ci sentivamo. Neppure per telefono!
Tu decidesti di non mettere più piede nella terra di Sicilia,
quando partisti per Genova con la mamma
o per Napoli, non ricordo, per proceder, poi, con la Mégane verso Merano
la Tua nuova terra; e con voi c’era pure Franco.
La mamma sembrava felice, come sempre apparve, a noi figli
e forse a tutti color che ebbero a conoscerLa, felice. Ma la Sua felicità e, forse, anche la Tua
non durarono a lungo.
Poi, un dì, la tua voce
che mi chiedeva qualcosa di molto importante,
ed io non capivo che Tu avevi bisogno di aiuto non per chi
sarebbe dovuta tornar in terra di Sicilia,
ma per Te stesso ed io non capivo ed avemmo un diverbio telefonico
e fu tra noi il ripresentarsi del nostro silenzio.
Detto silenzio non durò molto purtroppo!
Io avrei preferito il lungo silenzio tra noi, ma non fu così!
Io sentii, in seguito, il bisogno di parlare con Te
e Tu riconoscesti subito la mia voce e mi precedesti in un dialogo molto strano:
un dialogo tra la Tua voce ed il mio ascolto sorpreso!
Mi dicevi che Tu sapevi che avevi sbagliato a non aver voluto continuare
la nostra discussione per telefono
che andava divenendo diverbio fino alla
tua decisione di non voler continuare a parlare più con me!
Io, sorpreso? Incredulo?
Non saprei, ancor oggi, dir cos’era quel mio silenzio
e quel Tuo narrarti affettuoso a me!
E fu di nuovo Silenzio tra me e Te!
Per sempre!
Sì, perché – e non ricordo quanto tempo trascorse – arrivò troppo presto
quel 7 Maggio del 2016
e Ti vidi per l’ultima volta!
Con te, c’era il nostro caro Santi,
che da Milano era venuto a trovarti, per ricordar qualcosa con Te
del tempo passato,
ed invece era seduto di fronte a Te, in una Clinica di Merano,
dopo aver sentito il tormento fisico del Tuo corpo
sofferente e che si preparava ad andar via.
Era lì Santi, ai Tuoi piedi immobili
e con lui pur Maria Venere e Marilena,
né ricordo se ci fosse pur Franco!
Caro fratello, sempre buono e sorridente ed allegro e che donavi allegria.
Così continuo a ricordarTi, tranne qualche, per me piccoletto,
incomprensibile “dialogo” tra Te ed il nostro papà!
Da quel 7 Maggio 2016 non c’è giorno né notte che non pensi a Te,
fratello!





Scordare tutto, Poesia di Sabrina Scozzari

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Scordare tutto

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Di lontane figure, perse nella realtà

di occhi

stanchi,

per chiarire la paura di amare la tua schiavitù

L’imperdonabile voglia di sparire,

mentre giochi in un mondo

perso nell’oscurità di ragioni sospese,

può narrarlo il mio aspetto

puoi far tutto e non far niente

si può scordar tutto per

non morir di più

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(Sabrina Scozzari, Scordar tutto, 27 Marzo 2021)

È lui, Poesia di Sabrina Scozzari

È lui

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Augurissimi alla mia unica dolce metà … Mio padre❤️

È lui che mi abbraccia quando piango

È lui che mi augura ogni bene

È lui che mi ha costretta a vivere in questo inferno

È lui che mi ha fatto vedere la parte bella di questo mondo

È lui che mi ha tenuta per mano quando la paura attraversava le mie vene

È lui che mi ha insegnato le parole difficili

È lui che mi ha fatto vedere posti lontani e meravigliosi

È lui che amerò sempre e per sempre.

Papà ti amoooo❤️🌈🍀💛💛💛💛💛🌸🐞

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(Sabrina Scozzari, È lui, 19 Marzo 2021)

L’abito scuro, Poesia di Sabrina Scozzari

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L’abito scuro

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La nudità di un angelo

traspare dentro due occhi stanchi

Le chiese che abbandoni

come strade dimenticate …

Si adagiano glicini sul tuo petto

laddove tremule labbra

tiepide di speranze

ti assaporano commosse

Le delusioni

le partenze

i tuoi libri

giacciono su valige sospese …

sogni umili

dentro scrigni d’oro

Ad ogni passo

La giusta distanza

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(Sabrina Scozzari, La Poesia già pubblicata il 26 Settembre 2020 ne Il Blog nuovaraccoltadipoesieperautore2)

Oleandri e caffè, Poesia di Sabrina Scozzari

Oleandri e caffè

Chiudo gli occhi

Completamente nuda

Distesa su  un

Freddo pavimento

Completamente

Strappata e

Calpestata

Mi alzo

e bevo il mio caffè,

credendomi ancora

così giovane e forte.

E sento

Il dolce profumo

Degli oleandri

Così belli e velenosi.

Ad ognuno

Il suo misterioso veleno …

La bellezza inganna

Come inganna la giovinezza.

Non è più un mistero

E ritorno e continuo a

Cadere su quel freddo

Pavimento …

(Sabrina Scozzari, 11 Agosto 2020)

E ridiamo…, Poesia di Sabrina Olga Scozzari

Vieni qui
Ma portati gli occhi e il cuore
Io ti porto un gelato che non puoi mangiare
E piangiamo insieme che non piangi mai, mai
E non nasconderti con le battute, non mi allontanare
Invece dimmi cosa ti andrebbe di fare
E ridiamo insieme che ridiamo sempre, sempre,…

(Sabrina Olga Scozzari)