Foglio bianco, Poesia di Barbara Miranda

Foglio bianco

Come il “bianco/pagina – nero/parola” di Bartolo Cattafi.

Vuoto

come nudo di viscere

pronto ad accogliere

di vecchio proverbio orientale.

Devi essere vuoto, dice.

E già non più, e mai più, e ancora una volta, e come una volta.

I girotondi dei bambini:

come girava la testa a stare in centro eretta e statica con le mani sugli occhi, il cerchio rassicurante che ti girava intorno,

sempre uguale a se stesso.

E poi squarci e amoroso confliggere

e valigie di petali e colori

e creature al petto di madre.

Correre a perdifiato per rodariane

“Strade che non portavano in nessun posto”.

Le casualità sono frecce multidirezionali:

zigzagando simultanee, un passo alla volta, si muovono in contemporanea come in una danza:

braccia

polpacci

dita

spalle

punte tese

in armonia e soggettiva forza unificante

volano

in cerca di mondi sconosciuti.


(Barbara Miranda, Foglio Bianco, 2 Dicembre 2021)