Il modello, Poesia di Barbara Miranda

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Il modello
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Non condivido cosa mi piace,
il bello, il buono, la dignità del pulsare
perché non sono autorevole.

I miei deliri urlati sottoterra
mi hanno tenuta bassa
non conta se sono sempre risalita,
non sono tuttavia vincente
perché non sono mai salita
sul carro degli imbellettati
mortiferi modelli luccicanti di nulla,
del consumo effimero delle esistenze.
Non sono ricca, non occupo un posto
né uno spazio.
Io cammino a piedi e con un piede malconcio.
Ma respiro e lotto pure per respirare
ma non sono autorevole.
Non sono un modello perché ho amato
ricercato “ciò che è invisibile agli occhi”,
ciò che palpita sotto la cortina di ferro,
ciò che la solitudine ama.
La mia falsa solitudine,
la radice che abbraccia le sue foglie.
Ho dimenticato i miei carnefici.
Vibro al vento e tremo di poesia e d’amore
per questa vita insulsa dove la paura esplode
da viscere sognanti, da ricordi misti a musiche.
L’inconscio junghiano che chiamiamo destino.
Sola e forte nella nebbia e nel sole.
Non sorrido ancora, ma ci provo.
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Barbara Miranda, Il modello, 08 novembre 2021