Il paese di mia madre, Poesia di Barbara Miranda

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Il paese di mia madre

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Spighe di grano e bocche di leone

la mia infanzia dai colori fauve.

“Ripples” dall’autoradio di una Fiat rossa,

Il mio sguardo fiero e dignitoso .

E il piccolo cimitero fra i boschi,

il castello maestoso pieno di magia.

Abito di lino bianco dipinto a mano

fiori rossi e blu e sandali di vernice neri.

Odore di savoiardi dalla terrazza

sommersa dalla vite rampicante.

E le partite a scacchi .

Campi di girasoli a perdita d’occhio

e un fazzoletto rosso in testa

per non prendere il sole.

E un piccolo diario segreto

dove annotare pensieri felici

con un’inflessione dialettale decisa.

Colori fauve la mia infanzia.

Spacca il buio, il dolore, la disillusione

dell’oggi, come un raggio di luce lontana.

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(Barbara Miranda, Il paese di mia madre, 20 gennaio 2021)