Samia, Racconto di Lorenza Oi

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Samia

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Samia era una giovane donna di Bengasi che lavorava alla Gest House della Salini. Ho avuto il piacere d’incontrarla in occasione della Pasqua e con lei ho girato tutta la città. Indossai una gonna al ginocchio e i miei primi tacchi, lei formosa, ridondante e di una simpatia senza eguali.

Ha molte facce il cielo di Bengasi, ha un vuoto che respira e ti chiama, alcuni capiscono l’italiano e storicamente si ricordano di noi con benevolenza.

Samia aveva una grassa risata , ad intermittenza rullava le parole con una velocità impressionante e ascoltarla m’impollinava il cuore.

Ero prossima ai 14 anni e ricordo bene le sue bellissime gambe che si spiegavano come ali fin sul sedere, grosso quanto una mappa siderale.

Sembrava la cameriera del film ” Via col vento” tanto per darvi un’idea.. ed io dalla contentezza spargevo sorrisi ovunque. Lei m’infondeva sicurezza, proteggeva la delicatezza della mia età dandomi consigli sul comportamento che una ragazzina teve tenere.

Non era così facile essere donne ed essere se stesse in quel luogo e vi lascio immaginare tutto l’impegno che ci mettevamo per contrarre il nostro viso a braccetto e a passo svelto in quella città.

Sulla spiaggia nessuna donna poteva fare il bagno con un uomo e i jeans erano poco graditi per il simbolo americano che essi stessi rappresentavano.

Io ricordo che le risate più belle avvenivano in cucina mentre mi raccontava che una donna era bella quando aveva tanta carne addosso. Ballavamo spaziando in qualche metro appena, sulla mensola una radiolina, sul fuoco le pentole borbottavano che era quasi l’orario di pranzo e Samia non voleva smettere di danzare.

Ricorderò la foto di Geddafi in una macelleria, tutto il bene che mi hai voluto, la tua storia, tutto quello che non hai saputo dirmi, la tua arte culinaria con la quale ci tramortivi tutti e quella simpatica saggezza che abitava in te.

A tavola arrivavi decisa:”minesdrone o pasdasciudda?” Tutti sapevamo che avevi cucinato solo la pastasciutta e nessuno osava dire minestrone. E pastasciutta sia cara Samia, nel fragore delle risate e dell’allegria di tutti i commensali!

(Lorenza Oi, Samia, 15 Gennaio 2022)

Una risposta a “Samia, Racconto di Lorenza Oi”

  1. Tutti molto belli I Racconti di Lorenza Oi, perché mentre si leggono essi vivono e si mostrano al lettore, in questo caso, sorridente!
    La Redazione

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