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Io e Lei
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Son io così stigmatizzata,
fardello,
di poche cose in grembo
in effetti colma:
ricerca incessante, curiosità, fast-running,
amore di madre e di vita.
Ho dato via tutto,
l’essenziale è rimasto non scalfito:
il mio slancio polverizzato al cosmo
silenzioso, perfettibile e tronco
come vapori e fumi tendenti verso l’alto, a piedi nudi verso il basso della terra.
Resta solo pura Etica
e il mio “Imperativo categorico ” kantiano di dignità umana
iniettati nel sangue.
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Stai in guardia, tesoro,
che i tuoi slanci scocchino
come frecce d’amore e fuoco
verso tenerezza di piccoli bimbi
incastonati in barriere coralline
dei fondali marini
e la mia stella rossa che viaggi felice.
Non chiedo null’altro che Lei
e il balsamo alleviante dell’Arte
che mi apra l’infinito e tortuoso
percorso.
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Lei raccoglierà il mio bagaglio
di stracci bagnati di sudore e nuvole
per colorare il mondo coi suoi
toni cromatici allegri.
In bilico forse, in equilibrio spero,
dolcemente danzando tra Eros e Logos su una fune d’oro.
Io sarò poco sotto, piano,
la sua rete paziente ad accoglierla
quando vorrà.
La guarderò vigile e serena
mentre impasta un blu/giallo/bianco
a formare un turchese perfetto
e raffigurare i suoi cieli di zucchero e sole.
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(Barbara Miranda)