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Lamento
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Ho poggiato le mani sulla gelida tomba
non un solo afflato,
ma tanta luce e poca ombra.
Ho lasciato che i ricordi dei miei cari
della terra che a loro fu lieve
trattenesse umili preghiere,
per accogliere in un tempo lontano o breve
chi mai ha dimenticato la loro mano
il gesto sempre umano
di chi ha vissuto appieno la propria vita
con un pensiero sempre nobile e gentile
per quella non ancora esaurita.
Ho bussato con vigore sul granito,
consapevole ed impaurito,
ma non una solo eco ho udito,
solo un vibrato mormorio,
ma era il mio…
alla fine quel deposto fiore è servito,
testimone un girasole piegato,
prono a quel soffocato gelido lamento
di chi nell’eterno suo riposo,
nel proprio e nell’altrui tempo…tace
perché degli eventi narrati
non sa darsi pace.
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(Francesco Augello, Lamento, Agrigento 17/10/2020)
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Nota biografica:
Francesco Augello, nato ad Agrigento nel 1973, andragogista con un forte background nella divulgazione informatica che sapientemente lega, da sempre, al mondo della tutela dei minori e delle disabilità. Esperto di pedagogia ad orientamento clinicogiuridico-tiflologico, interessato alle dinamiche socio-mediatiche, psico-sociali ed educative, in qualità di saggista collabora dal 2004 con diversi editori e riviste scientifiche. Uno studioso eclettico, stimolato dalla curiosità di sapere, contro una società affetta da una costante manipolazione dell’informazione e dalla “post-verità”, educato alla creatività, capace di mettere a servizio le sue innumerevoli competenze/capacità e, cosa che lo contraddistingue, di trasmetterle con passione e professionalità.
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Link audio alla poesia, clicca sul link per ascoltare
https://www.francescoaugello.it/poesie/Lamento.mp3
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