Medusa
Lasciare, abdicare…
Il mio scrigno prezioso
Fardello ingombrante
Seppur stanco e fiacco
Mette ancora paura
E paralizza destini, pulsioni, desideri…
L’ignavia animale…
Ti sussurro nell’orecchio
La mia dolcezza di spada
Grido onanista e solitario, perduto.
Scava l’assenza bianca
Di carezze e di risposte.
Tonight I’m in blue but is the last time
Convertirò in rose
Mediocri, spinosi arbusti
Il silenzio col rumore
La notte con il giorno
Tanto possente è il mio universo di medusa.
La corrente, mi trascina la corrente…
(Barbara Miranda, 04 agosto 2011)